Fiorentina Cafè propone un’ampia selezione di rum in vendita al dettaglio.
Perché il rum, il distillato tra i più bevuti al mondo, è anche quello più opaco in termini di qualità?
Per un amatore o semplicemente per il consumatore occasionale è quasi impossibile sapere cosa sta per bere.
Vediamone i motivi.
I criteri di classificazione attuali del rum tengono conto solo della provenienza geografica e della distilleria, se sono indicate, o, più spesso e ben in vista, della sola età (presunta) del distillato di un determinato marchio.
Questi non sono criteri sufficienti per orientarsi, né per avere un’idea a priori della qualità della bottiglia
oggetto della propria attenzione.
Si finisce per dare retta alle sirene del marketing, alle promesse – di solito mendaci – dei marchi più diffusi, o ci si affida al caso o all’amico “competente”. È troppo poco.
Ecco perché alcuni autorevoli esperti del distillato caraibico hanno pensato di mettere le mani in questo caos non casuale, che fa comodo ai grandi produttori, e di riorganizzare la classificazione del rum in termini logici e qualitativamente chiari ed univoci.
La base di partenza della scala è «come si distilla cosa».
Ciò che conta di più in qualsiasi distillato sono infatti materia prima ed alambicco. Si prescinde quindi da quello che è il dove e il dopo, che formano semmai il valore aggiunto dello spirito, e che ci interessa molto relativamente ai fini della comprensione delle varie categorie di rum.
Cominciamo dalla materia prima: distillare da melassa o da succo fresco di canna è cosa diversa. La prima è tradizione dei rum/ron di stile coloniale britannico o spagnolo, la seconda quasi sempre dei rhum di tradizione francese (rhum agricole).
L’alambicco nei Caraibi è di tipi diversi:
discontinuo a caldaia, detto anche pot still, continuo, vuoi a colonna creola con piatti (alambicco Coffey o derivati), oppure a colonne multiple di tipo industriale, alte come torri di raffineria e in serie fino a 5.
Veniamo alla classificazione di Gargano: egli suddivide i rum in sei tipi qualitativi. I primi saranno quelli che mantengono nel distillato tutti i caratteri della materia prima in modo spiccato, gli ultimi quelli che più si avvicinano ad un alcool neutro.
Acquavite di melassa, distillata in alambicco discontinuo da una sola distilleria. Si tratta dell’analogo dei “Single Malt Whisky”. Meno di un terzo delle distillerie dei Caraibi possiede ancora alambicchi a ripasso. Questi rum sono piuttosto rari, e si contano più che altro tra Barbados e Giamaica;
Miscela (blend) di rum distillati da alambicchi a caldaia e a colonna da una sola distilleria. Il master blender cerca in questo modo di impartire uno stile riconoscibile ai prodotti aziendali, con determinate note caratteristiche della marca.
Acquavite di melassa distillata con alambicchi a colonna tradizionali, tipo Coffey o derivati, di altezza modesta e a non più di due colonne. Questa distillazione permette di ottenere rum anche leggeri, ma che mantengono ancora il profilo aromatico della fermentazione della canna. Queste distillerie sono in genere di piccole dimensioni.
Tipici delle Antille francesi (Martinica e Guadalupa), sono acquaviti di succo di canna, distillati in continuo con colonne creole tradizionali, a elemento singolo. Questo tipo di distillati ha una ricchezza aromatica che si avvicina a quella dell’alambicco discontinuo. Non si usa fare blending. I rhum qui prodotti sottostanno ad un disciplinare AOC, essendo territori di diritto francese.
Per imbottigliatori indipendenti si intendono quelle aziende che in genere selezionano rum di diverse origini i quali di solito vengono portati ad invecchiare in climi diversi da quello tropicale.
Da sempre parte integrante della cultura delle Antille francesi, espressione della convivialità con il T-punch.
I Pure Single Rum sono prodotti da un'unica distilleria e distillati in alambicco discontinuo.
Distinguiamo tra questi i Pure Single Rum, prodotti da melassa, e i Pure Single Agricole Rhum, prodotti a partire da puro succo di canna.
La dicitura Pure Single Rum definisce un rum prodotto esclusivamente da distillazione ‘pot still’, cioè con alambicco tradizionale discontinuo in produzioni artigianali.
Il progetto nasce da un’idea di Luca Gargano e dalla collaborazione con i migliori distillatori che utilizzano alambicchi pot still e che quindi producono Pure Single Rum, la categoria che raggruppa l’eccellenza del rum
Ogni espressione rappresenta un prodotto originale, diverso da quelli imbottigliati dalle distillerie, una ‘world premiere’ inedita. Alcuni di questi sono rum bianchi e aiuteranno a far capire finalmente cosa si intende per rum bianco ‘super premium’.
Altri sono invecchiati (solo millesimati) e rappresenteranno l’eccellenza dell’interazione tra il legno con la complessità della distillazione discontinua. Le collaborazioni che Velier ha con i produttori di rum sono moltissime e già nel breve termine la gamma Habitation Velier si arricchirà di altri Pure Single Rum.
SINGLE BLENDED RUM: miscela (blend) di rum distillati da alambicchi a caldaia e a colonna da una sola distilleria.
Il master blender cerca in questo modo di impartire uno stile riconoscibile ai prodotti aziendali, con determinate note caratteristiche della marca.
Acquavite di melassa distillata con alambicchi a colonna tradizionali, tipo Coffey o derivati, di altezza modesta e a non più di due colonne.
Questa distillazione permette di ottenere rum anche leggeri, ma che mantengono ancora il profilo aromatico della fermentazione della canna.
Queste distillerie sono in genere di piccole dimensioni.
I rhum agricole sono quei rhum prodotti a partire da puro succo di canna da un'unica distilleria e distillati in modo continuo con colonna créole.
Rappresentano i Rhum più autentici ed eleganti dove si uniscono aromi unici grazie anche all'affinamento nel legno a temperature elevate come quelle dei Caraibi. Qui l'invecchiamento accellerato dal caldo riduce la quantità aumentando al tempo stesso la qualità e la complessità.
Per questo sono contrapposti ai rum industriali votati a ridurre la qualità a favore della quantità.
Per secoli il mondo imprenditoriale il rum è stato in mano alle grosse compagnie che producevano zucchero e poi, con la melassa residua anche Rum da vendere ai mercanti di alcolici in Inghilterra e nel vecchio continente. Mercanti che poi, miscelando i vari Rum creavano le loro marche ed etichette, di cui alcune esistono ancora oggi.
Per imbottigliatori indipendenti si intendono quelle aziende che in genere selezionano rum di diverse origini i quali di solito vengono portati ad invecchiare in climi diversi da quello tropicale.
“Quando cerchi un rum e ne assaggi tanti, non puoi permetterti di imbottigliare un prodotto solo perchè in quel momento il mercato lo richiede a “gran voce”. Si imbottiglia solo quando si è convinti di aver trovato un prodotto eccezionale, che ci abbia suscitato emozioni importanti e che, siamo convinti, ne susciterà anche sulle persone che lo berranno. Altrimenti è meglio stare fermi e non imbottigliare niente. Per questo, quando si assaggiano campioni di botti è più importante saper dire di no che accettare un imbottigliamento solo perchè il listino lo richiede” (SILVANO SAMAROLI)
Ti 'Punchè il cocktail nazionale della Martinica e la replica dell'isola nel vecchio stile americano. Tradizionalmente, la bevanda (pronunciata "tee-punch" nei Caraibi - "ti" è la variante creola del piccolo francese) comprende una forte dose di rum agricolo della Martinica, integrata da un tocco di succo di lime e un pizzico di Sciroppo di canna da zucchero, un dolcificante caraibico ridotto con succo di canna da zucchero crudo (anche se un semplice sciroppo andrà bene).
Ecco cosa ti servirà per rendere il tuo cocktail ti punch un successo ogni volta per la tua prossima festa:
Mescola il rum agricolo con una buona spremuta di lime, , taglialo a metà e premere una delle metà sul bicchiere. Quindi aggiungere lo sciroppo di canna a piacere in un bicchiere vecchio stile (da un cucchiaino a un cucchiaio). Il rapporto tradizionale è da 3 a 4 parti di rum e 1 parte di sciroppo, ma può risultare un po 'dolce. Mescola fino a quando lo sciroppo non si sarà sciolto e aggiungi 1 o 2 cubetti di ghiaccio quando vuoi gustarlo.
Le quantità sono approssimative, tocca a te giocare e aggiungere il tuo tocco se vuoi più originalità
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